Sono da poco tornata dalle isole Lofoten, uno spettacolo della natura al nord della Norvegia.
Quando viaggio cerco di portare con me l’essenziale, per non avere pesi inutili.
Uno zaino, qualche cambio e tanta curiosità.
Viaggiare leggeri non significa soltanto riuscire ad essere fisicamente agili e comodi ma lasciare andare le preoccupazioni e le paranoie che non avrebbe senso portare in un viaggio.
Abbiamo tutto l’anno per rimanere incastrati nei meccanismi delle bollette da pagare, dei ritmi lavorativi stressanti, degli amori che ci fanno dannare.
Ritagliamoci del tempo tutto nostro per poter arrivare nel profondo di noi stessi senza sforzi, senza che sia un lavoro anche quello.
Entrare a contatto con culture diverse dalla nostra e poter scoprire la bellezza della terra automaticamente ci indirizza all’introspezione.
Non sempre, ma di frequente mi capita di viaggiare da sola ed è una cosa di cui non ne posso più fare a meno.
Molte persone sono spaventate, hanno paura di annoiarsi o di non essere in grado di cavarsela da sole.
Con una mente aperta la solitudine non fa paura e i mezzi di cui disponiamo ora ci permettono di scegliere se stare soli o passare un pomeriggio a chiacchierare con una persona del luogo appena conosciuta.
Banalmente basta scegliere un tipo di alloggio diverso dall’hotel.
Mentre ero in viaggio il display del mio cellulare si è rotto e per 5 minuti la mia preoccupazione è stata quella di non poter immortalare tutta la bellezza di quei posti.
Dove sta la leggerezza in questo piccolo intoppo? La leggerezza è pensare che i nostri occhi siano meglio di qualsiasi macchina fotografica, di qualsiasi obiettivo.
Problema risolto.
A casa non potrò appendere la foto delle orche che nuotavano mentre camminavo lungo una strada a picco sull’oceano ma nella mia mente quel momento c’è, insieme a tutte le emozioni che mi ha trasmesso.
Viaggiare leggeri serve per dare spazio a tutto ciò che diamo per scontato quando in realtà non lo è.
Viaggiare leggeri nella MTC
Nella MTC il meridiano che ha il compito di farci vivere leggeri è quello dell’intestino crasso, infatti ha il compito di eliminare, lasciare andare ciò che non serve per far spazio al nuovo.
Nella medicina occidentale l’intestino crasso è l’ultima parte del processo digestivo, infatti ripulisce ciò che viene portato dall’intestino tenue assorbendone l’acqua e alcune sostanze (vitamine, cloro, sodio…) per poi espellere tutti gli scarti rimanenti.
Nel pensiero cinese l’analogia è proprio sulle emozioni.
Prendere ciò che ci serve per arricchirci e lasciare andare tutte quelle situazioni, persone o emozioni che dentro di noi creano un ambiente tossico e non ci permettono di sentirci leggeri.
Non è facile e caratterialmente ci sono persone più predisposte di altre a non trattenere ma nulla è impossibile, basta solo un pò di pratica.
Il negativo fa parte della vita, non si può evitare e cercare di combatterlo è solo un dispendio inutile di energie che potremmo indirizzare verso altro.
Il negativo, come per il cibo, deve stazionare dentro di noi solo per il tempo necessario che ci occorre per selezionarne le parti positive e poi va lasciato andare.
Quando tratteniamo non diamo spazio alle cose, alle persone e alle emozioni nuove di arrivare, rimaniamo pieni di qualcosa che non ci fa bene e il negativo che abbiamo dentro si riflette anche all’esterno.
L’Autoshiatsu sul meridiano del grosso intestino è molto semplice, vi consiglio di praticarlo su due punti molto importanti.
Il punto numero 4 si trova sul dorso della mano tra il primo ed il secondo metacarpo in prossimità di una specie di V che si forma nella congiunzione tra i due.
La pressione deve essere eseguita sul secondo metacarpo.
Il punto numero 11 è sulla piega di flessione del gomito sull’estremità radiale.
Ciao, è un piacere conoscerti!
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