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BenessereSaluteShiatsu

Uscire dalla dipendenza

By 22 Gennaio 2023No Comments

Significato di dipendenza

La dipendenza è la manifestazione di un bisogno che non è possibile reprimere o contenere.
Quando scatta questa condizione, l’eccessiva produzione di dopamina va a iperstimolare la corteccia cingolata anteriore del cervello e questo determina la ricerca continua, compulsiva ed eccessiva verso quella determinata sostanza o determinato comportamento che protratti nel tempo creano assuefazione.
L’incapacità di controllare la dipendenza crea, oltre a danni fisici, anche una risposta disfunzionale emotiva che pregiudica la qualità della vita della persona.
Esistono diversi tipi di dipendenze raggruppabili in 3 macro aree:

1) dipendenza da sostanze
2) dipendenza comportamentale
3) dipendenza affettiva/emotiva

Dipendenza da sostanze

Per dipendendenza da sostanze s’intende un disturbo correlato all’assunzione e all’uso di specifiche sostanze come droghe, alcool e farmaci che producono alterazioni del pensiero, delle emozioni, del processo decisionale e valutativo e di conseguenza del comportamento.

Dipendenza comportamentale

La dipendenza comportamentale impedisce alla persona di essere funzionale nelle relazioni sociali e soprattutto nel suo progetto di esistenza in quanto si ha una completa perdita di controllo verso attività come il gioco d’azzardo, lo shopping compulsivo, i videogiochi, il sesso, etc. che gradualmente diventano i principali ed unici motivi di vita.

Si perde completamente l’interesse verso qualcosa di diverso da quell’attività specifica.

Dipendenza affettiva/emotiva

La dipendenza affettiva si riferisce all’attaccamento emotivo e fisico che una persona può sviluppare nei confronti di un altro individuo.
Questo schema comportamentale è uno stato patologico nel quale si sviluppa un forte bisogno di legame con l’altra persona a tal punto da investire tutte le proprie energie e interessi a scapito dei propri pur di placare la costante ansia di poterla perdere.
L’importanza dell’altra persona è talmente elevata che chi soffre di dipendenza affettiva arriva ad annullare se stess@ rendendo la presenza dell’altra persona una condizione indispensabile e necessaria per la propria esistenza.

Questa condizione relazionale negativa può portare a sintomi depressivi e ansia di abbandono.

Cosa fare in caso di dipendenza

Il primo grande passo è riuscire a riconoscere di avere una dipendenza.
Molto spesso preferiamo dare delle scuse ai nostri comportamenti e stati d’animo perché la paura di abbandonarli e quindi di stare male è più grande di quella libertà che sembra, in quel momento, impossibile da raggiungere.
In realtà nel profondo di noi stessi ci accorgiamo che qualcosa non sta funzionando nel modo corretto.
Sappiamo che tutti quegli stati d’animo negativi, quell’ansia, tristezza e compulsione non li vivono tutti, c’è chi sta bene e anche noi prima di cadere in quella dipendenza stavamo bene.
Mentire a noi stessi, non serve a nulla.

Una volta riconosciuta la dipendenza, il secondo passo è avere il desiderio di uscirne.
Quello che dovremmo dirci, anche a bassa voce è che vogliamo essere SANI.
Possiamo essere sani e possiamo avere una vita sana.

Il terzo e ultimo grande passo è quello di chiedere aiuto.
Non è un sintomo di debolezza, non bisogna vergognarsene.
Chiedere aiuto, riceverlo e accettarlo ci renderà orgogliosi e fieri di noi stessi, ci aiuterà a evolverci e ad essere più forti.
Ci aiuterà a stare bene se è questo che vogliamo.

E’ facile? no.
E’ fattibile? assolutamente si.

Amaka Shiatsu e le dipendenze

Nei casi di dipendenze, quando il livello emotivo è difficile e complicato da gestire, oltre a suggerire un consulto con un professionista nel campo psicologico o medico, supporto i miei riceventi con lo Shiatsu e altre tecniche olistiche per accompagnarli, sostenerli ed esaltare il più possibile la loro energia vitale, creando un buon terreno di base sul quale lavorare.
Vorrei condividere in questo articolo un punto molto potente che tratto in questi casi e per il quale ne permetto l’autostimolazione anche a fine seduta tramite l’applicazione di semi.

Il punto in questione viene chiamato in auricoloterapia Shen Men e si trova esattamente qui:

Il punto Shen Men rappresenta il centro di tutte le emozioni, l’emotività, la coscienza, l’attività del pensiero.
Sollecitarlo e massaggiarlo aiuta a liberare le nostre emozioni e viverle più serenamente.
Dopo le sedute, i miei riceventi, manifestano una sorta di leggerezza nell’essere e si sentono più forti nell’affrontare il percorso di cambiamento ed evoluzione intrapreso.
Nel caso non abbiate i semi di vaccaria, potete stimolarlo ugualmente con le mani, accompagnando la stimolazione a dei respiri profondi.

Buon cammino.

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