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BenessereSalute

Digiuno intermittente

By 31 Gennaio 2023No Comments

Il Digiuno

Il digiuno è l’assenza volontaria di introdurre cibo nel nostro corpo.
Privarsi degli alimenti per un periodo di tempo prolungato è sfavorevole e dannoso per l’organismo, al contrario, il digiuno eseguito per un breve periodo di tempo è molto positivo.

E’ assolutamente vietato:

  • alle donne in gravidanza e allattamento
  • ai bambini e adolescenti
  • a tutti coloro che soffrono di patologie e stanno assumendo farmaci
  • a tutti coloro che hanno delle disfunzioni alimentari (es. anoressia)

Nel caso si voglia intraprendere un digiuno è sempre meglio consultare prima il medico ed effettuare delle analisi del sangue per capire se ci sono delle problematiche.
Il digiuno deve essere fatto con cognizione di causa per evitare che diventi qualcosa di dannoso per il nostro organismo.
Per capire gli effetti reali di un digiuno controllato, bisogna aver ben chiare le differenze tra appetito, fame e sazietà.

Appetito

L’appetito è uno stimolo che può comparire anche se abbiamo lo stomaco pieno.
Costituisce un desiderio ed è legato anche a fattori psicologici, infatti mangiare qualcosa che ci piace scatena sensazioni piacevoli.
I cibi industriali sono ricchi di zuccheri semplici e/o grassi e sono in grado di attivare circuiti di dipendenza come la cocaina.
Quindi tutte le volte che abbiamo lo stomaco pieno ma sentiamo l’esigenza di introdurre un determinato alimento per appagare la nostra voglia, abbiamo appetito.

Fame

La fame è la necessità fisiologica del nostro corpo ad assumere qualsiasi tipo di cibo indipendentemente dai nostri gusti.
Il centro della fame è localizzato nel sistema nervoso centrale a livello dell’ipotalamo.
La fame compare più o meno dopo 12 ore dall’ultimo pasto e funziona a ondate, se non introduciamo degli alimenti tende a placarsi.
Questo deriva dal passato infatti durante i periodi di carestia non era possibile sopperire sempre alla fame, così il nostro corpo si è adattato e durante i periodi di digiuno prolungato, i corpi chetonici che derivano dal metabolismo dei lipidi (quasi tutti prodotti dal fegato) e sono molto simili agli zuccheri, inviano degli stimoli al nostro cervello per bloccare la fame.
In poche parole l’organismo utilizza una seconda fonte di energia prodotta da se stesso.

Sazietà

La sensazione di sazietà compare dopo la fine del pasto.
E’ il segnale che blocca l’introduzione di ulteriore cibo che potrebbe superare le capacità digestive ed essere quindi controproducente per l’organismo.

Digiuno perché farlo

Il digiuno mette in stand-by le attività cellulari.
Le cellule interrompono i rapporti con l’esterno, smettono di crescere e moltiplicarsi fino a quando non ricevono del cibo.
L’unica attività presente è il rilascio delle scorie in esse contenute.
Questa interruzione delle attività non si verifica nelle cellule tumorali, che al contrario di quelle sane, continuano a moltiplicarsi.
Quando stiamo male la prima cosa che scompare è la fame, il nostro corpo ha solo bisogno di dormire.
Forzare una persona a mangiare quando, per esempio ha la febbre e non ha la sensazione di fame, non è positivo per
l’organismo.
Il nostro corpo ci parla, dobbiamo solo ascoltarlo.
I reali benefici del digiuno sono sicuramente la regolazione del glucosio nel sangue e quindi un miglioramento dei livelli di trigliceridi e colesterolo.
Inoltre, riduce l’aumento di radicali liberi e le reazioni di ossidazione a carico dei lipidi legate allo sviluppo di depositi di grasso nelle arterie (aterosclerosi).

Tempo ideale per il digiuno

Il corpo tollera gli stress acuti ma non prolungati pertanto 1/2 volte a settimana è sufficiente.
Per poter beneficiare al massimo della pulizia e rigenerazione cellulare del digiuno, i medici consigliano dalle 16 alle 20 ore massime, nelle quali si possono assumere solo liquidi non zuccherati, ovviamente.
L’acqua è importantissima, molto spesso avvertiamo la fame ma in realtà il nostro corpo ha necessità di bere.
Le bevande calde durante il digiuno sono delle valide alleate perché favoriscono la dilatazione delle pareti dello stomaco attenuando la fame.

Per i chemioterapici potrebbe essere molto utile, ma non prima di essersi rivolti all’oncologo.

 

 

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