Qualche settimana fa ho riletto Il Cuore Bambino, un libro scritto da Giandomenico Bagatin, amico, psicologo, psicoterapeuta e docente di psicoterapia in Italia, Spagna e Stati Uniti.
E’ un libro che potete trovare anche online e risponde con semplicità e chiarezza a quelle domande che spesso ci attanagliano e che sono la base di disagi psicologici e sociali.
Perché viviamo un disagio psicologico? Perché soffriamo? Perché siamo infelici e insoddisfatti?
La risposta di Giandomenico è molto semplice, perché siamo esseri umani.
La nostra natura ci porta verso la ricerca del piacere, la fuga dal dolore e la ricerca di certezze.
Il mondo è doloroso, frustrante e in perenne cambiamento.
Accettare questa realtà è faticoso, solo costruendoci logiche irrealistiche ci si convince dell’esistenza di un paradiso senza fatica e dolore.
La pubblicità, la propaganda, i leader carismatici e i film di Hollywood ci promettono questo paradiso convincendoci a fare cose assurde e dannose con la meccanica del grande imbroglio.
Il Cuore Bambino spiega come risvegliarsi dall’ipnosi di massa guardando in faccia alla realtà per riconnettersi agli altri e al flusso pulsante della vita.
Un passaggio del libro che ho trovato molto interessante e che credo sia perfetto per questa quarantena è l’esercizio dei 100 desideri.
Giandomenico riprende una tecnica (i 101 desideri), ripresa da Jack Canfield e Mark Victor Hansen in “The Aladdin Factor” del 1995 e portata alla notorietà qualche anno dopo in Italia con qualche variazione da Igor Sibaldi.
Invita a scrivere un elenco di 100 desideri che vorremmo si realizzassero, desideri fattibili e non false illusioni come per esempio, vincere il superenalotto e diventare ricchi.
Oppure desideri più grandi di noi che con solo le nostre forze non potremmo realizzare, vorrei non esistesse più il problema della fame nel mondo.
Un pensiero molto caritatevole ma poco efficace sia per noi stessi che per le persone che stanno morendo di fame.
Un suggerimento di desiderio più possibilistico potrebbe essere quello di voler fare del volontariato.
Non c’è un limite di tempo nella stesura dell’elenco, l’importante è depennare i desideri che riusciamo a realizzare sostituendoli con dei nuovi.
Vi sembrerà strano ma all’inizio ho fatto fatica a trovare 100 cose da appuntare.
La maggior parte dei miei desideri verteva su paesi e città nel mondo che mi sarebbe piaciuto visitare.
La mia mente aveva messo in pratica il meccanismo spiegato nel libro.
Evitare la fatica.
Una volta capito questo, la mia lista di desideri da un unico tema si è trasformata in un carnevale di cose da fare, da apprendere, da scoprire, da assaporare.
Imparare a suonare la chitarra, imparare una nuova lingua, andare al concerto di uno dei miei cantanti preferiti a Red Rocks, surfare alle Hawaii…
Perchè vi scrivo dei 100 desideri proprio adesso.
Il motivo è semplice, al momento non ci è concesso il contatto umano, il movimento, la spensieratezza ma per fortuna abbiamo ancora desideri e fantasie.
Ponetevi degli obbiettivi, piccoli o grandi che siano.
Appuntateli nella lista dei 100 desideri e sfruttate le risorse e i tempi a vostra disposizione per realizzare quelli possibili in questa situazione particolare.
Non permettete alla noia, all’apatia e alla paura verso l’incerto di bloccarvi.
Quando eravamo tutti impegnati e liberi pensavamo che la vera ricchezza fosse il tempo.
Ora ce l’abbiamo anche se racchiuso in 4 mura.
Sfruttiamolo, approfittiamone e rendiamolo un’opportunità anzichè un’ingiustizia.
Concludo condividendo con piacere altri 5 desideri della mia lista, oltre a quelli già svelati prima, per farvi capire che possono essere presenti anche piccole cose.
Nessuno vi giudica, quindi non giudicatevi da soli.
Ascoltatevi, divertitevi e mettete in pratica.
- Raggruppare tutte le ricette di quello che cucino in un quaderno
- Imparare il significato di 1 nuova parola in italiano al giorno
- Riuscire a far crescere una pianta di avocado dal seme
- Andare a New Orleans ad ascoltare buona e bella musica dal vivo
- Immergermi con le balene
Nel caso vogliate approfondire non solo i temi trattati da Giandomenico Bagatin nel suo libro Il Cuore Bambino ma anche tutto il suo lavoro, qui di seguito i suoi riferimenti:
Dr. Giandomenico Bagatin
Psicologo – Psicoterapeuta
Via Filzi 8, Trieste
Via Roma 45, Monfalcone (GO)
Tel: 340/0760367
Mail: giandomenico.bagatin@gmail.com
Web: www.lifecare.it
Facebook: Lifecare
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